Sviluppare un turismo della salute nelle aree rurali friulane. E’ questo l’obiettivo degli esperti che fanno capo al “Progetto Fusine 2013”, che si propone di studiare i benefici del soggiorno nelle zone rurali tarvisiane di un gruppo di 45 ragazzi asmatici (8-15 anni).
L’idea è di sfruttare le peculiarità dell’ambiente: aria pura, silenzio, paesaggio, scarsa illuminazione artificiale. Gli esiti della ricerca sono stati commentati dal responsabile dello studio, il professor Mario Canciani della Clinica Medica Pediatrica dell’Azienda Universitaria “S. Maria della Misericordia” di Udine.
I partecipanti allo studio sono stati sottoposti a test clinici all’inizio e alla fine del “soggiorno terapeutico”. Rispetto all’anno scorso, sono state introdotte alcune novità.
1. Speleoterapia: uso a fini terapeutici di alcuni spazi nelle ex miniere di Raibl, a Cave del Predil, dove non ci sono né inquinanti, né allergeni e la differenza di temperatura tra le vie aeree e quella delle miniere ha avuto un effetto antinfiammatorio.
2. Corso di Nordic Walking con istruttori che hanno insegnato come eseguire correttamente i movimenti, illustrandone i benefici per gli arti e tutto l’organismo.
3. Valutazione dello stato d’idratazione dei tessuti, influenzati da difficoltà respiratoria e tipo di alimentazione.
I ragazzini, ospitati gratuitamente in un’ex caserma, hanno scelto l’attività fisica cui dedicarsi, individuale o di gruppo (escursioni, Nordic walking, giochi ecc.), ed è stato insegnato loro a rendersi autonomi rispetto alla malattia: riconoscimento dei sintomi, esecuzione corretta delle cure, attività fisica idonea alla patologia, prevenzione dell’asma da sforzo.
Tutti i ragazzini hanno migliorato lo stato di salute già dal secondo giorno non avendo avuto attacchi d’asma a riposo. Per queste aree montane si aprono possibilità economiche basate sullo sfruttamento terapeutico del territorio e sono quindi sono al vaglio pacchetti turistici ad hoc. (Valeria Cudini)