Una nuova importante analisi del Global Burden of Disease Study pubblicata su The Lancet, dimostra che l’impatto globale dell’HIV, malaria e tubercolosi (TB) ha ottenuto un progressivo miglioramento a partire dal 2000. Al contrario, l’epatite virale è diventata la principale causa di morte tra le malattie infettive.
I nuovi risultati di The Lancet evidenziano che il numero di decessi causati da HIV/AIDS è passato da 1,7 milioni nel 2005 a circa 1,3 milioni di persone nel 2013, mentre i decessi causati dall’epatite virale sono aumentati del 50% tra il 1990 e il 2010 e attualmente l’epatite uccide 1,5 milioni di persone ogni anno.
Charles Gore, Presidente della World Hepatitis Alliance (WHO), ha dichiarato: <La comunità mondiale ha lavorato molto per affrontare l’HIV/AIDS. Il risultato è il calo di decessi. L’epatite virale invece è stata quasi completamente ignorata. Dobbiamo imparare la lezione dal lavoro svolto per contrastare l’HIV/AIDS e abbiamo bisogno dello stesso impegno per affrontare l’epatite>.
La creazione di una forte collaborazione tra le organizzazioni della società civile, associazioni di pazienti e i governi di tutto il mondo è stata al centro delle misure che hanno contribuito a ridurre l’impatto globale dell’HIV/AIDS.
Un nuovo dossier del World Hepatitis Alliance, pubblicato in occasione della Giornata Mondiale dell’Epatite, ha evidenziato visioni diverse tra i governi e le associazioni di pazienti sull’esistenza e sull’efficacia delle attività svolte per contrastare le epatiti virali.
Si è riscontrato che circa la metà delle organizzazioni della società civile e associazioni di pazienti ritenevano che il loro governo avesse riferito informazioni inesatte al World Health Organization’s (WHO) 2013. E’ preoccupante che un’ associazione su cinque sia in disaccordo con le segnalazioni effettuate dal proprio governo sull’esistenza di una strategia o di un piano nazionale centrato sulla prevenzione e sul controllo delle epatiti virali. Con così pochi Paesi che adottano strategie nazionali di contrasto all’epatite e una così scarsa collaborazione tra la società civile e il governi, sarà quasi impossibile riprodurre la risposta ottenuta con l’HIV/AIDS.
Stefan Wiktor, Team Leader del World Hepatitis Alliance (WHO), ha dichiarato: <I risultati di The Lancet evidenziano la necessità di una maggiore azione e attenzione nei confronti dell’epatite. Dobbiamo unirci tutti per affrontare il problema – governi, donatori, e cosa molto importante, la società civile. E’ sotto gli occhi di tutti quanto le sinergie siano state importanti per raggiungere i successi ottenuti con l’HIV/AIDS. Vogliamo vedere lo stesso tipo di azione contro l’epatite virale>.
I nuovi risultati di The Lancet, presentati alla 20° Conferenza internazionale sull’AIDS, e il rapporto del World Hepatitis Alliance sono stati pubblicati dalla comunità globale dell’epatite con l’intento di focalizzare l’attenzione sulla necessità di un’azione immediata, durante la Giornata Mondiale dell’Epatite del 28 luglio (http://global-report.worldhepatitisalliance.org/en/home.html)