Sei ipotiroideo e, al tempo stesso, intollerante al lattosio? Dovrai aumentare la dose di ormone tiroideo. Lo conferma uno studio appena pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism, condotto dal gruppo del professor Marco Centanni dell’Unità di Endocrinologia dell’Università La Sapienza, Ospedale Santa Maria Gorettti di Latina, Lo studio ha valutato la dose efficace dell’ormone tiroideo in pazienti ipotiroidei con concomitante intolleranza al lattosio.
<E’ noto da tempo che in persone ipotiroidee con patologie gastrointestinali (morbo celiaco, infezione da Helicobacter pylori, gastriti croniche, parassitosi intestinali) sia necessario un aumento della dose di levotiroxina per garantire il raggiungimento dell’obiettivo terapeutico>, afferma il professor Marco Centanni . <Questo studio dimostra che la dose di levotiroxina deve essere aumentata di circa un terzo rispetto alla dose ottimale, nei pazienti intolleranti al lattosio, che non seguono una dieta priva di latte e suoi derivati. Questo problema, ancora molto dibattuto, è superato dalla disponibilità di nuove formulazioni di levotiroxina in capsule molli o in soluzione liquida, totalmente prive di lattosio. Queste nuove preparazioni, sembrano garantire un migliore assorbimento dell’ormone per la superiore solubilità e quindi un più facile raggiungimento della dose minima efficace della tiroxina>.
L’intolleranza acquisita al lattosio, che non va confusa con l’allergia alle proteine del latte, è l’incapacità di digerire il principale zucchero del latte, a causa di un deficit dell’enzima lattasi. L’attività di questo enzima, massimale alla nascita, decresce col progredire dell’età tanto che solo il 30% delle persone è in grado di digerire totalmente il lattosio in età adulta. Le variazioni geografiche sono ampie: si va dal 100% di intolleranti nelle popolazioni dell’Estremo Oriente al 5% della popolazione britannica, al 40% della popolazione italiana.
I sintomi tipici dell’intolleranza al lattosio sono di tipo gastrointestinale, come dolori addominali, meteorismo e flatulenze, diarrea, nausea e vomito, ma talvolta si associano anche sintomi extraintestinali. Tuttavia la genericità e spesso l’assenza di sintomi fanno si che il 75% degli intolleranti al lattosio non sappia di esserlo.
Il lattosio è presente nel latte e nei suoi derivati in percentuale variabile (panna, formaggi, burro e yogurt), ma come ingrediente è quasi ubiquitario: lo si ritrova in quantità variabili in quasi tutti i prodotti da forno, nelle salse, nei cibi pronti, nei salumi. Inoltre, in caso di intolleranza, i medicinali sono gli ultimi a cui si pensa, ma il lattosio è presente, come eccipiente, in molti farmaci tra i quali alcune preparazioni in compresse di ormone tiroideo. (P.T.)