L’universo femminile è più attento al mondo dei sogni. Lo rivela un’indagine sulla dimensione onirica di 650 soggetti contenuta nel libro ‘Sogno Arcano. Per un ascolto immaginatavo della vita onirica’ (casa editrice La Parola), scritto da Riccardo Mondo, analista junghiano, e Rossella Jannello, giornalista professionista. Il 66% delle persone che ha partecipato alla ricerca sono donne: “Tale dato potrebbe evidenziare un’attenzione maggiore da parte del mondo femminile all’ascolto dell’inconscio- spiegano gli autori- così come sarebbe confermato anche dalla maggiore facilità con cui chiederebbero aiuto psicologico quando avvertono un disagio”. Riccardo Mondo è docente di Psicologia del sogno nella Scuola di psicoterapia dell’età evolutiva dell’Istituto di Ortofonologia (IdO) di Roma e il 12 e 13 marzo terrà nella Capitale un seminario su ‘Il respiro onirico: il reale e l’immaginale. Laboratorio di Psicologia archetipica’, presso la scuola di specializzazione dell’IdO in via Alessandria 128 b dalle 9 alle 18.
Nel mondo onirico possiamo parlare di differenze di genere? “Le donne ricordano più facilmente i sogni e danno maggior ascolto alle parti più interne- conferma Mondo-, forse culturalmente c’è una maggiore apertura all’ascolto ricettivo del sentimento, di sé e degli aspetti più legati alla relazione. Gli uomini, invece, culturalmente più protesi alla conquista e al controllo dell’ambiente, numericamente ricordano meno i sogni”.
Ci sono delle fasi della vita in cui si sogna di più? “La fascia più rappresentativa nel campione di intervistati sono i trentenni (28%), seguiti dai quarantenni (20%) e, quasi in egual misura, dai ventenni (15%) e dai cinquantenni (14%). Inoltre, l’attenzione al mondo onirico sembrerebbe correlata al livello socioculturale: il 53% degli intervistati è laureato e il 24% diplomato”.
A chi si raccontano? “Soprattutto agli amici (52%), al partner (46%) e/o ai familiari (44%). Solo un quinto degli intervistati (19%)- spiegano gli autori- li racconta al terapeuta e utilizza il materiale onirico per una maggiore conoscenza di se stesso”.
Quali sono i contenuti principali? “I temi dominanti sono quelli del quotidiano. I protagonisti principali sono i familiari e gli amici (49%). Si rivivono frequentemente l’amore in tutte le sue forme (62%), la casa come luogo e spazio di ricordi, ansie e conflitti (40%), il grande mare (21%), il viaggio come esperienza esistenziale (23%) e le esperienze di cadere (22%) o di volare (18%). Jung spiega la ricorrenza statistica di alcuni temi dei sogni- si legge nel libro- con il fatto che il pensiero onirico è un modo di pensare filogeneticamente più antico della coscienza e dunque legato al mondo istintuale e biologico della personalità. Questi motivi archetipici nei sogni corrisponderebbero ai veri e propri mitologemi, che si inseriscono però in un contesto assolutamente significativo e personale fuoriuscendo in parte della loro ‘tipicità'”.
Riccardo Mondo e Magda Di Renzo, direttrice della Scuola di Specializzazione dell’IdO, promuoveranno l’11 marzo anche il ‘Venerdì Culturale’ dell’IdO, dalle ore 21 in Via Alessandria 128/b, sul ‘Diritto a non parlare’. E’ un concetto riportato dalla psicoanalisi da James Hillman e riguarda sia la relazione tra parola e silenzio, che il commento che il terapeuta fa della parola e del silenzio del suo paziente. Per ricevere tutte le informazioni relative alla partecipazione al Venerdì culturale e al seminario dell’IdO, basta scrivere a scuolapsicoterapia@ortofonologia.it. (P.T.)