CONTRO TRAUMI E VIOLENZE, LA TECNICA DEI “MOVIMENTI OCULARI”

Al congresso nazionale Emdr (www.emdritalia.it), svoltosi di recente a Milano, si sono posti al centro della riflessione, accanto alle vittime, gli autori delle violenze e le loro storie. E.M.D.R (Eye Movement Desensitization and Reprocessing  – Desensibilizzazione e rielaborazione attraverso movimenti oculari) è infatti una particolare tecnica di psicoterapia, utilizzata per l’elaborazione di eventi traumatici come incidenti, malattie, terremoti, guerra, lutti, abusi sessuali, stupro. «Non c’è contraddizione tra il lavoro psicologico e psicoterapeutico su chi commette gli abusi e l’impegno per le vittime. Il nostro scopo è infatti ridurre il rischio di recidiva e così evitare altre vittime, oltre che dare ai sex offender strumenti in più per gestire le relazioni in modo da rispettare gli altri e se stessi», spiega Isabel Fernandez, psicologa-psicoterapeuta del trauma, presidente Emdr Italia. «Programmi con la tecnica Emdr per sex offender esistono in Canada, negli Stati Uniti, in Gran Bretagna, in Belgio, in Francia, in Spagna, nei Paesi Scandinavi, in Olanda… Insomma, un po’ ovunque nel mondo occidentale. Non però in Italia, dove teniamo in carcere questi soggetti per un tempo più o meno lungo, senza nessun intervento, e poi li lasciamo uscire senza alcun sostegno psicologico. Con il risultato che quelli più a rischio commettono recidive».
«Possiamo dire che il metodo Emdr sfrutta la naturale potenzialità di autoguarigione che esiste in ciascuno di noi», continua Isabel Fernandez. «L’idea guida dell’Emdr è che il trauma sia un’informazione che la mente non riesce a metabolizzare: resta di fatto congelata, “intrappolata” nell’emisfero destro (quello più emotivo) senza che il sinistro (più cognitivo) arrivi a elaborarlo e dargli senso; di conseguenza non viene cancellata o mitigata dalle esperienze successive. Sebbene non si sia ancora riusciti a spiegare, ma solo a ipotizzare, come riescano ad avere una simile efficacia (alcune ipotesi associano i movimenti oculari con ciò che accade durante il sonno REM, cioè quando sogniamo), si è visto che i movimenti oculari riattivano e sincronizzano i due emisferi, in modo tale da sbloccare il ricordo e rimetterlo “in circolo”. Proprio in virtù di queste considerazioni, l’Emdr si mostra efficace anche per chi ha subito un trauma da stupro, ma anche per i sex offender. Molto spesso, nella storia di violentatori e abusanti, ci sono traumi irrisolti, un’infanzia violata, in cui hanno imparato che la violenza è la risposta a ogni problema. Interrompere questa trasmissione del negativo, questa coazione a ripetere la violenza, è prioritario».   (Cristina Tirinzoni)