Sono due donne le protagoniste del libro “Liberté” il romanzo di Maurizio Tucci (alla sua terza opera di narrativa), edito da “I Libri di Emil”di Bologna, che verrà presentato a Milano giovedì 3 novembre alle 19, presso MaMu (Magazzino Musicale), via Francesco Soave 3 (zona Ripamonti). Sabine, parigina di Parigi, bionda, con gli occhi verdi, nasino all’insù e pelle bianchissima e Alia/Liberté, parigina d’Arabia, con gli occhi neri come il “fuoco”, naso pronunciato e colore dell’ambra. Due donne che – “Non sono due persone diverse, sono l’una la non-altra dell’altra. Una sorta di materia e anti-materia, per cui l’esistenza dell’una è imprescindibile, perché anche l’altra esista”.
Un romanzo, come scrive nella prefazione la giornalista Irene Zerbini, “in bilico tra il giallo e il rosa, l’umoristico e l’utopistico, il mitologico e le vite parallele. Una dualità che è proprio la caratteristica distintiva di Liberté, onirico e al tempo stesso straordinariamente realistico, nel bene e nel male“. Liberté si sviluppa su un doppio binario: il primo è un intrigo ambientato nelle metropolitane parigine, una Parigi contemporanea, in cui un gruppo di “Chef de Station” cerca di deporre la dirigenza corrotta e affarista; il secondo è l’amore di Philippe, “Chef” della stazione Louvre Rivolì, verso due donne.
E se l’io narrante è proprio Philippe, una voce maschile, le vere protagoniste sono due donne.
In Liberté “amori e guerra” si intersecano a drammatici spaccati di vita familiare, di una “familiarità” complessa, come tante. E poi procede tra gelosie e rivelazioni, tra misteriose scomparse e clima da basso impero, cui fa da contrappunto il costante riferimento al piacere di una cucina raffinata, di cui Philippe e Jaurès (il leader della rivolta) sono estimatori. Fino ad arrivare a un epilogo che rovescia tutte le attese, lasciandole tuttavia aperte ad un “dopo” ancora non scritto.
Per approfondimenti: facebook.com/liberte.mauriziotucci/
