Sono sempre più numerosi gli italiani che ritengono fondamentale per la propria salute la dimensione psicologica. Lo confermano due indagini, condotte dal Censis e dall’Istituto Piepoli, presentate di recente alla Conferenza nazionale “Psicologia e diritti universali” organizzata dal CNOP – Consiglio Nazionale Ordine Psicologi a Roma, presso la Sala del Tempio di Adriano della Camera di Commercio, per celebrare la seconda Giornata nazionale della Psicologia (8 ottobre). Nell’occasione è stato conferito il Premio a Valerio Neri, direttore generale di Save the Children, per l’impegno a tutela dei diritti dei bambini, con la massima attenzione per il supporto psicologico, presupposto per tornare a una vita equilibrata.
Dalle due indagini presentate è emerso che il 61% degli intervistati dichiara che dalla psicologia dipendono tutti gli altri aspetti del benessere fisico. Lo stesso concetto di salute si è spostato sempre di più dal sentirsi bene da un punto di vista fisico (6,2%) al sentirsi soddisfatti, tranquilli e felici (41%). In linea con questa estensione del concetto di salute, anche la maggiore predisposizione a ricorrere al supporto psicologico: nel triennio 2014-2017 all’interno del SSN c’è stata una richiesta maggiore di aiuto per il paziente da parte dello psicologo (60,3%), una richiesta di aiuto che deriva dal medico o dall’operatore sanitario che ha in carico il paziente (30,3%), dai familiari (20,2%) o da entrambi (9,8%).
<In un momento di fragilità o malattia, sono sempre di più gli italiani che chiedono il supporto di un professionista, anche su segnalazione di persone a loro vicine>, puntualizza Fulvio Giardina, presidente del Consiglio Nazionale Ordine degli Psicologi. <Oramai il concetto di salute, come dimostra lo scenario rappresentato dal Censis, non è più “assenza di malessere o malattia”, ma include pienamente il concetto di benessere psicologico. Il diritto alla salute è quindi il diritto ad essere felici e sereni>.
L’attenzione si è concentrata sullo stato di benessere psicologico degli italiani: il CNOP, in collaborazione con l’Istituto Piepoli, ha avviato la rilevazione del livello di stress degli italiani: la percentuale di italiani che dichiara di essere molto stressata si attesta al 30%. <Il fattore “stress” ha un elevato impatto sui percorsi terapeutici dei singoli pazienti>, ha concluso Giardina. <Con questa rilevazione generale intendiamo osservare se possono esserci dei fattori sociali scatenanti, creare delle serie storiche e verificarne la capacità predittiva>.
Paola Trombetta