Malattia di Crohn: per le Festività cinque suggerimenti dell’esperta

Durante le Feste una tavola imbandita è simbolo di gioia e condivisione. Per chi ha una Malattia Infiammatoria Cronica Intestinale (MICI), come il morbo di Crohn, questo periodo dell’anno può essere particolarmente stressante, sia da un punto di vista fisico che psicologico. In Italia sono circa 250 mila le persone colpite da queste patologie, con il 25% delle diagnosi complessive che avviene in età pediatrica e giovanile. Per evitare che queste patologie, soprattutto la malattia di Crohn, raggiungano fasi acute, nel 95% dei casi sono richiesti notevoli sacrifici alimentari generando frustrazione, isolamento e difficoltà socio-relazionali per le persone che ne sono colpite e le loro famiglie. Durante le festività, aumenta il timore di non seguire la dieta abituale, trovandosi di fronte a piatti particolarmente sfiziosi. Con qualche accortezza e il giusto supporto, è possibile vivere le feste con maggior serenità, senza rinunciare al piacere della convivialità.

L’obiettivo della campagna di sensibilizzazione “Crohnviviamo”, promossa da Nestlé Health Science, è proprio quello di fornire alle persone con malattia di Crohn tutte le informazioni necessarie per migliorare la gestione della malattia. Nasce così “FAQ: ALIMENTAZIONE E MALATTIA DI CROHN” che raccoglie le risposte a dubbi e domande più frequenti: il vademecum, a cura della Dottoressa Camilla Fiorindi, Dietista dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi di Firenze con il patrocinio di AMICI Italia – Associazione nazionale per le Malattie Infiammatorie Croniche dell’Intestino è disponibile gratuitamente, in formato digitale, sul sito di Nestlé Health Science. In particolare, la dieta ad esclusione (CDED) è quella con più evidenze scientifiche a supporto, sia per i bambini che per gli adulti: ha dimostrato, infatti, di evitare riacutizzazioni nei pazienti con malattia lieve o moderata.  Ecco i 5 suggerimenti dell’esperta per vivere con più serenità la cena della Vigilia, il pranzo di Natale o il cenone di Capodanno:

Antipasti: durante le feste, in tavola è quasi sempre presente l’immancabile piatto di formaggi assortiti. Per chi ha il morbo di Crohn, i latticini possono rappresentare un problema. Tuttavia, con qualche accortezza, è possibile comporre un tagliere di formaggi gustoso: parmigiano reggiano e altri formaggi stagionati possono essere consumati, anche in caso di intolleranza al lattosio poiché ne sono privi.

Lenticchie: simbolo di prosperità, protagoniste dei cenoni di Capodanno, possono rientrare nel menù, in quantità limitata. Per chi ha da poco iniziato questa dieta, meglio utilizzare le lenticchie decorticate, ovvero senza la buccia, o consumarle sotto forma di passato. Per chi invece ha introdotto pian piano i legumi nella dieta, resta comunque importante il tempo di ammollo, cambiando l’acqua almeno una volta prima di cuocerli. Un ultimo consiglio: la cottura dei legumi con erbe aromatiche come la salvia può contribuire a ridurre il gonfiore addominale.

Pandoro o panettone? Va considerato che, in fase di remissione di malattia, si possono mangiare anche alimenti normalmente non consentiti, in piccole quantità. Insomma, una piccola fetta di pandoro o panettone per concludere il pasto non è da escludere del tutto. Esistono poi, per chi ha voglia di cucinare, diverse alternative ai classici dolci natalizi, adatte a chi ha la malattia di Crohn, come ad esempio la torta “Christmas Rapa-Red”.

Pane: In attesa che tutti gli ospiti si mettano a tavola, è difficile resistere ai bocconcini di pane. È preferibile evitare il lievito di birra e preferire quello naturale (ad esempio, il lievito madre). Un suggerimento: il pane può essere consumato tostato per limitare il gonfiore addominale.

Convivialità: Per chi ha una malattia infiammatoria cronica intestinale, la scelta di cosa mangiare e cosa invece evitare può diventare una vera e propria sfida. È importante confrontarsi con un professionista della nutrizione che può aiutare a trovare il giusto equilibrio tra l’esigenza di regolamentare l’alimentazione e quella di non rinunciare a momenti di socialità, soprattutto durante le feste.

All’interno del vademecum della Dottoressa Fiorindi, sono riportate anche indicazioni relative all’integrazione nella dieta di Modulen, alimento a fini medici speciali, per gestire al meglio la fase di remissione e coprire i fabbisogni nutrizionali nei bambini e negli adulti.

Paola Trombetta

 

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