Buone notizie sul fronte della prevenzione cardiovascolare: arrivano dallo studio sulla funzione nutraceutica della Mela Annurca Campana Igp condotto dal professor Novellino del Dipartimento di Scienza degli alimenti dell’Università di Napoli Federico II. La ricerca ha dimostrato che dopo solo 8 settimane di costante assunzione, il frutto campano è in grado di abbassare la quantità di colesterolo “cattivo” (LDL) nel sangue, di aumentare contestualmente i livelli di HDL, il colesterolo “buono”, e di ridurre i valori dei trigliceridi, con un netto miglioramento della salute del sistema cardiocircolatorio. Le ragioni di questi benefici effetti? Questo frutto, oltre a essere ricchissimo di vitamine, minerali e di fibre, contiene anche un’elevata quantità di procianidine (sostanze antiossidanti) decisamente superiore a quella di qualsiasi altra mela.
Ma cos’è allora un alimento nutraceutico? Il nome deriva dall’unione dei termini “nutrizione” e “farmaceutico”, coniato negli anni Ottanta dal nutrizionista Stephen De Felice per contraddistinguere quegli alimenti che svolgono un ruolo funzionale sulla salute di chi li consuma. In effetti, se tutti gli alimenti forniscono del materiale che il corpo utilizza per il suo sostentamento, ve ne sono alcuni, più preziosi, che apportano benefici provati da studi scientifici. E la mela annurca è uno di questi. E quando non è stagione, come usufruirne? Si può proseguire a tenere a bada i fattori di rischio ricorrendo agli speciali integratori a base di mela annurca che sono stati messi a punto dal professor Novellino e che si possono trovare in farmacia. Perché, per levare il medico di torno, non dobbiamo mai far mancare dalla nostra dieta la mela annurca!
Marcella Valverde