“Io ero, sono, sarò” (prima, durante e dopo la malattia) è un progetto fotografico di sensibilizzazione sul tumore al seno, nato da un’idea di Coop Lombardia e realizzato da Silvia Amodio, fotografa, giornalista e documentarista. La mostra, allestita nella Sala Panoramica del Castello Sforzesco di Milano fino al 19 giugno, è composta da 50 fotografie di grande formato, 49 donne (e un uomo) con solo un velo sul corpo, che descrivono in maniera elegante, originale e onesta la ferita e le storie di chi si è misurato con il dolore della scoperta di un tumore al seno e la fatica delle cure. I colori tenui e la delicatezza della fotografia ci rivelano l’anima e la forza di queste splendide donne. Chi ha deciso di partecipare al progetto lo ha fatto per celebrare la vita. <Ho provato cosa significhi “sentirsi crollare il mondo addosso”. Ogni tre mesi i controlli mi portano a fare i conti con la realtà, ma sono pronta ad affrontarli con la consapevolezza che potrò sempre rialzarmi e guardare a oriente, per vedere il sole dietro le nuvole>, Annalisa 56 anni. <Ehi mamma, cos’è questa pallina? Mi chiede mio figlio una mattina qualunque. Una settimana dopo ero finita nel girone dantesco dei controlli. A scacciare la paura è stato un semplice pensiero: se il mio corpo ha generato una pallina, allo stesso modo perché non può eliminarla? Oggi sono una donna in cammino, il domani lo attendo un giorno alla volta, senza fretta e aspettative>, Silvia 47 anni.
Le storie di queste donne raccontano di chi scopre per caso la malattia, magari tre giorni prima del matrimonio o di chi si accorge che c’è qualcosa che non va perché il figlio lattante smette improvvisamente di “attaccarsi a uno dei due seni”, di chi nota una strana reazione del proprio gatto oppure semplicemente si sottopone a un controllo di routine. Le protagoniste della mostra sono avvolte da un velo che ha consentito di (s)velare non solo le parti del corpo colpite dal male, ma anche le cicatrici profonde e non sempre visibili. La mostra sarà accompagnata da un catalogo (a cura di Terre di mezzo Editore) che conterrà tutti i 50 scatti realizzati corredati dalle rispettive storie e da una serie di interventi scientifici e istituzionali. Tra loro anche il racconto di un uomo che a 41 anni scopre un nodulo al seno e inizia la sua sfida verso la guarigione. A firmare la prefazione è il fotografo Giovanni Gastel che descrive il lavoro di Silvia Amodio così: <Questo straordinario lavoro di Silvia stempera e rende anche un argomento come il tema del tumore al seno una carrellata di bellezze femminili che la malattia non è riuscita ad intaccare ma anzi ha, in qualche modo, reso ancora più consapevoli che il tragitto drammatico rende la loro bellezza più profonda, la loro presenza nel mondo importantissima. In queste splendide donne sta il racconto di gioia e dolore di ogni singolo tragitto umano. Silvia le ha accarezzate con la sua fotografia>.
La mostra è visitabile gratuitamente tutti i giorni, fino al 19 giugno, dalle ore 7.30 alle ore 19.30. Sala Panoramica Castello Sforzesco, Piazza Castello, Milano.
Paola Trombetta