La sperimentano dal 70 all’87% degli adolescenti e una parte di loro già in età adolescenziale. È l’acne, una problematica cutanea fra le più frequenti nella fascia di popolazione più giovane e dalle forte implicazioni non solo estetiche, ma anche socio-relazionali. A tal punto che potrebbe avere forti conseguenze psicologiche perché il trattamento dell’acne non è di rapida soluzione, ma potrebbe richiedere periodi prolungati di cura. Una situazione quindi gravosa per i ragazzi. Accertato che per l’acne le cure fai-da-te non sono solo inefficaci, ma soprattutto scorrette (quindi qualsiasi trattamento va iniziato dietro consiglio di uno specialista), una nuova soluzione si prospetta all’orizzonte ed è rappresentata da una terapia combinata con un retinoide, l’adapalene, e una formulazione in gel a base di benzoile di perossido (BPO).
La risposta terapeutica positiva, che consiste in una netta riduzione del numero e della gravità degli effetti collaterali rispetto alle terapie attualmente disponibili, è stata dimostrata da uno studio clinico condotto su 1600 bambini da 9 a 11 anni, affetti da acne volgare, tanto che la terapia è oggi raccomandata dalle linee guida più recenti per il trattamento di diverse forme acneiche. «Il mix retinoide/gel topico – ha spiegato la dottoressa Anna Belloni Fortina, dermatologa presso l’Unità di Dermatologia Pediatrica dell’Università di Padova – ha dimostrato un’efficacia superiore all’utilizzo dei singoli agenti in monoterapia, con una precoce comparsa dei risultati terapeutici e un buon profilo di sicurezza dopo 12 settimane di trattamento. Il beneficio della terapia deriva dal fatto che la formulazione agisce su due fronti: ovvero il benzoile perossido impedisce al Propionibacterium acnes, il batterio responsabile dell’insorgenza dell’acne, di proliferare, mentre l’adapalene attiva le sue proprietà antinfiammatorie e comedolitiche». Valore aggiunto è il fatto che la formulazione non contiene antibiotici, conformemente alle recenti disposizioni AIFA in materia di antibiotico resistenza, che raccomandano l’utilizzo mirato e non per lunghi periodi di antibiotici, invece troppo spesso impiegati anche nella cura dell’acne. Il mix terapeutico, ben tollerato, presentato a Palermo al V Congresso Internazionale S.I.Der.P. (Società Italiana Dermatologia Pediatrica) ha dimostrato che la combinazione fissa aumenta l’aderenza alla terapia, mentre la soluzione in gel con erogatore consente una maggiore precisione del dosaggio e una facilità di utilizzo, aspetto fondamentale per gli adolescenti.
(Francesca Morelli)