Dal 1° al 3 febbraio si svolgerà, a Palazzo delle Stelline di Milano, la Settima edizione di Olio Officina Festival, importante manifestazione indirizzata a produttori, consumatori, estimatori, dedicata all’olio di oliva e condimenti. Lo scopo è di informare il largo pubblico sul valore dell’olio, coinvolgendo diverse discipline (arte, cultura, degustazioni, seminari di approfondimento). Questo evento riesce anche a creare sinergie tra professionisti ed esperti agronomi, appassionati di settore, istituzioni, artisti, aziende di eccellenza produttiva e cittadini. Il tema dell’ edizione 2018: “Io sono un albero” punta ad evidenziare il ruolo degli olivi, non solo in ambito agroalimentare, ma anche a livello ambientale e culturale. Perché gli ulivi accompagnano le famiglie per generazioni e fanno parte dell’identità italiana. <La produzione nazionale di olio è fortemente deficitaria per coprire il fabbisogno interno nazionale e quello destinato all’export, pari complessivamente a 1 milione di tonnellate>, fa notare Luigi Caricato, Direttore e Ideatore di Olio Officina Festival. <Per quanto riguarda gli oli del territorio certificati, riconosciuti cioè dall’Unione Europea, quasi il 40% è rappresentato da quelli italiani, pari a 46 prodotti a denominazione di origine. Seguono Grecia e Spagna con 29 riconoscimenti ciascuna. Infine, l’olio di agricoltura biologica copre il 21% dell’intera superficie olivicola italiana. Il nostro Festival intende dare rilievo alla qualità produttiva e far dialogare tutte le realtà che ruotano attorno a questa produzione di qualità che una volta vedeva l’Italia in prima fila a livello internazionale>.
PROGRAMMA DEI TRE GIORNI
Il programma è ricco di appuntamenti. Presso la “Libreria del Festival Olio Officina” e il “Caffè Letterario” verranno presentati libri e autori a tema. I convegni e i seminari sono numerosi e approfondiscono temi quali: la vendita dell’olio nella GdO, nel Lusso, nel canale Horeca; essere imprenditori oggi; le nuove tendenze di consumo in Italia e nel mondo; il concorso “Le forme dell’olio” evidenzia le evoluzioni del design; altri incontri riguardano la salute: “Perché l’olio fa bene alla salute- Bufale contro verità scientifiche”, la “Oleoteca del Festival”, le degustazioni, gli chef. Innovativi sono anche gli spettacoli, le proiezioni e le performance teatrali. Le mostre “Olio d’artista” si distinguono per le opere innovative esposte, quali una sfera biodinamica fotocatalitica, che può creare lo stesso effetto benefico e salutare che produrrebbero tre alberi di alto fusto, e rappresenta un esempio di Arte pulita; la mostra “Chiome d’Artista- Dipingere ad olio” è curata dalla Associazione Artedamangiare in omaggio e ricordo di Marina Ripa di Meana. Le esposizioni di Food Design e le installazioni di gardening artistiche, come l’antico esemplare di torchio per olive, di dimensioni reali, per gentile concessione dei Fratelli Turri, al centro del percorso di visita del Festival, evocano i legami tra presente, passato e proiettano verso la dimensione futura di una attenzione all’olio che va coltivata e promossa con continuità per rispetto di chi, produttore, con fatica e passione, si dedica dall’antichità e trasferisce il suo know how ai giovani con radici, culturali e agricole, tutte Italiane.
Paola Trombetta