“PREMIO GIOIELLO” DI VHERNIER A FLAVIA BUSTREO

E’ stata premiata ieri in Campidoglio a Roma “per il suo impegno a livello internazionale nella promozione e nella tutela della salute delle donne e dei bambini e nella lotta contro la violenza sul genere femminile”. È con queste parole che Francesca Merzagora, presidente dell’Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna (O.N.Da), ha motivato il Premio Vhernier (un gioiello di valore), assegnato quest’anno a Flavia Bustreo, Vice Direttore Generale per la Salute della Famiglia, delle Donne e dei Bambini presso l’Organizzazione Mondiale della Sanità.
L’Osservatorio, sensibile a valorizzare la ricerca e la conoscenza scientifica rivolta a patologie e problematiche femminili, continua a testimoniare il proprio impegno, premiando ogni anno donne che si sono particolarmente distinte per l’impegno sociale. Nelle scorse edizioni hanno ricevuto questo riconoscimento Cristina Mondadori, la Fondazione Doppia Difesa, Livia Pomodoro, Francesca Pasinelli e Lella Costa.
Quest’anno la scelta di premiare una donna, che si è impegnata per contrastare la violenza al femminile, riflette un percorso avviato a fianco dell’Organizzazione Mondiale della Sanità su questo tema che proseguirà anche nel 2014.
<Le diseguaglianze nell’accesso alle cure sanitarie materne e neonatali continuano a essere tra le più aspre nel campo della salute> fa notare la dottoressa Flavia Bustreo, Vice Direttore Generale per la Salute della Famiglia, delle Donne e dei Bambini presso l’Organizzazione Mondiale della Sanità. <Ogni anno circa 230.000 donne e 3 milioni di neonati muoiono a causa di complicazioni della gravidanza e del parto, che si potrebbero prevenire. Il 99% di queste morti si verifica nei paesi più poveri del mondo. Come direttrice della Partnership per la Salute Materno-Infantile ho avuto l’onore di contribuire alla stesura della Strategia Globale delle Nazioni Unite per la Salute della Donna e del Bambino, che dal 2010 ad oggi, ha già ottenuto risultati impensabili, riducendo la mortalità materna ed infantile di più del 40%. La maggiore attenzione alla salute della donna non ha reso possibile solo la diminuzione dei tassi di mortalità durante la gravidanza, il parto e l’infanzia, ma ha creato le condizioni per svelare le dimensioni di problematiche poco considerate. Prima fra tutte la violenza contro le donne. Per questo – ha concluso la Bustreo – continuerò a combattere questa battaglia e mantenere forte l’impegno per arrivare a una riduzione dei tassi di violenza nel mondo. Questo premio rappresenta un riconoscimento per quanto è stato fatto fino a oggi e, nell’accettarlo, vorrei considerarlo una promessa e un impegno a fare di più per migliorare la salute e la vita delle donne e dei bambini nel mondo>. (P.T.)