Probiotici e antibiotici: un’efficace alleanza contro la diarrea nei piccoli

Ci sono buone notizie per la prevenzione della diarrea da antibiotici nei piccoli, una condizione che subentra quando l’azione della terapia farmacologia, per contrastare le infezioni in atto, distrugge sia i microrganismi di natura batterica, sia il microbiota intestinale, esponendo così all’incirca 1 bambino ogni 3-5 in terapia antibiotica a uno squilibrio dell’ecosistema intestinale (disbiosi), di cui uno dei sintomi prevalenti è appunto la diarrea. L’indagine nazionale “Surveyflor” che ha coinvolto 83 pediatri e 8.400 bambini, con età media di 24 mesi, ha dimostrato che assumendo gli antibiotici in associazione a un’ innovativa formulazione di due probiotici (Lactobacillus reuteri LRE02 e Lactobacillus rhamnosus LR04), i sintomi della diarrea si riducono del 50%. «Sebbene si tratti di dati preliminari, il risultato è molto significativo – spiega Lorenzo Drago, professore di Microbiologia Clinica presso l’Università degli Studi di Milano –  perché la diarrea è una condizione di visite aggiuntive dal pediatra, rappresentando anche una delle cause di maggior accesso al pronto soccorso e di aumento della spesa sanitaria per l’uso di farmaci antidiarroici. Senza considerare che con la diarrea, l’antibioticoterapia viene sospesa prima del termine previsto, favorendo così la ripresa dell’infezione». L’azione sinergica dei due probiotici combinati alla terapia antibiotica presenterebbe, oltre che efficacia, anche sicurezza e tollerabilità. «I ceppi probiotici non contengono plasmidi portatori di resistenza antibiotica e assicurano gastroprotezione, grazie a una tecnologia brevettata – aggiunge Mariella Baldassarre, professore associato di Pediatria all’Università “Aldo Moro” di Bari – ovvero riescono ad arrivare inalterati all’intestino, con una resa 5 volte superiore rispetto ai ceppi equivalenti non microincapsulati. Ma non solo: i moltissimi batteri (200 milioni di Lactobacillus reuteri LRE02 e 1 miliardo di Lactobacillus rhamnosus LR04) vivi e vitali alla data di scadenza del prodotto, garantita a 24 mesi, sono in grado di modulare la produzione di citochine antiinfiammatorie, di agire sullo stress ossidativo e di riparare e prevenire il danno tissutale della membrana intestinale, svolgendo una azione terapeutica a largo raggio. Infine hanno il brevetto “Allergen free” che esclude la presenza di proteine del latte, soia, glutine, saccarosio o fruttosio, rendendoli adatti anche per bambini allergici». Alla survey hanno contribuito anche il professor Antonio Chiaretti, Responsabile Unità di Pediatria d’Urgenza e Pronto Soccorso Pediatrico del Policlinico Gemelli di Roma e il professor Salvatore Cucchiara, Direttore dell’unità Operativa Complessa di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva presso l’ Ospedale Umberto I di Roma.

Francesca Morelli

 

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