Salute orale nei piccoli: genitori attenti, ma si può fare di meglio

Oltre il 77% dei genitori limita l’accesso ai propri figli a meno di una volta al giorno a bevande zuccherate, come succhi di frutta e bibite gassate, più dell’80% fa attenzione a introdurre nella dieta alimenti come latte, formaggio o yogurt almeno 1 o più di 2 volte al giorno, contenenti calcio, fondamentale per il corretto sviluppo anche dei denti da latte prima e permanenti poi. Ancora scarso è invece il consumo di frutta e verdure fresche, meno di 1 volta al giorno, secondo i dichiarata del 58% di genitori, o da 1 a più di 2 volte nel 42% dei restanti casi. Sono alcuni dei risultati, diffusi in occasione della Giornata Mondiale della Salute Orale (20 marzo), emersi da un questionario online “Come cresce il suo sorriso?”, promosso da Mentadent, marchio di Unilever Italia, con il contributo scientifico di ANDI (Associazione Nazionale Dentisti Italiani- www.andi.it), condotto su oltre 5 mila genitori e famigliari.

Mamme e papà per prevenire problemi del cavo orale dei piccoli, adottano altre buone pratiche di salute, ad esempio limitando l’uso del ciuccio che il 42% dichiara di non avere mai dato ai propri figli ed il 30% non oltre i 2 anni di età, mentre il 60% dei genitori fa uso di dentifrici al fluoro per proteggere i propri figli dal rischio di carie. Queste ultime sono, ancor oggi, la forma più diffusa di malattia del cavo orale che colpisce 486 milioni di bambini nel mondo, anche in Italia, interessando circa il 70% dei ragazzi, che possono presentare anche lesioni dello smalto, secondo una recente indagine. Minore attenzione invece viene riservata alla prevenzione con visite odontoiatriche specialistiche: oltre il 72% dei genitori, da dati del questionario, non ha portato il proprio figlio dal dentista negli ultimi 12 mesi, nonostante sia consigliabile programmare la prima visita entro i 2 anni di età per poi proseguire con controlli frequenti, anche in assenza di problematiche evidenti, quali macchie o cavità sui denti, sanguinamento gengivale, difficoltà nella masticazione o a chiudere correttamente la bocca, respirazione irregolare durante il sonno. Tutti possibili campanelli di allarme di una potenziale problematica in atto. «Il monitoraggio regolare dello sviluppo dei dentini e dei tessuti della bocca – spiega il Dottor Salvatore Ranieri, odontoiatra ANDI specializzato in ortodonzia – è fondamentale per una prevenzione a 360 gradi. Il dentista può così individuare precocemente eventuali anomalie o ritardi nello sviluppo, oltre a fornire consigli pratici a bambini e familiari su come implementare o migliorare le corrette abitudini dell’igiene orale. Non solo, consolidare l’appuntamento con frequenza e costanza sin dai primi anni di vita aiuta a mantenere questa corretta abitudine anche in età adulta».

Francesca Morelli

 

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