Per rileggere i sapori dell’Italia con uno sguardo tutto al femminile e valorizzare i talenti delle donne chef, l’azienda Monini, leader in Italia e a livello internazionale negli oli extravergine di oliva, ha coinvolto sei stelle emergenti del panorama italiano della ristorazione rendendole protagoniste dell’edizione 2019 di Monini in Tour, che si terrà al Frantoio del Poggiolo di Spoleto dal 17 al 19 novembre 2019. Alla creatività femminile spetterà di realizzare un menu con tre ricette esclusive a base di olio EVO, pubblicate sul sito www.monini.com. L’iniziativa, volta alla riscoperta della nostra cultura culinaria e già partita l’anno scorso con un viaggio tra le regioni italiane, diventa ora parte integrante del progetto Buon Appetito, Italia. Ecco le sei chef coinvolte da Monini, in rappresentanza di tutto il territorio italiano. Per il Nord: Marzia Buzzanca dell’Hofstätter Garten (Termeno, BZ) e Tina Marcelli dell’Artifex c/o Feuerstein Nature Family Resort (Brennero, BZ); per il Centro Italia: Erisa Hodaj del Podere San Giuliano (San Lazzaro di Savena, BO) e Patrizia Volanti di Papaveri e Mare (San Vincenzo – LI); per il Sud Italia: Marta Denaro di Nello’s Seafood (Marina di Ragusa) e Fumiko Sakai di Bikini (Vico Equense, NA). Queste chef emergenti dal 17 al 19 novembre si troveranno insieme al Frantoio del Poggiolo di Spoleto, per partecipare alla raccolta delle olive, assistere alla molitura in frantoio e prendere parte a un panel di degustazione e valutazione, per finire con una simpatica sfida ai fornelli e la valorizzazione dell’olio EVO in pasticceria, sotto la guida del pastry chef Damiano Carrara, giudice di Bake Off.
<Da donna mi sono sempre sentita vicina alle chef e al loro impegno per farsi valere e per veder riconoscere l’approccio femminile alla cucina>, spiega Maria Flora Monini, responsabile della comunicazione dell’azienda. <Le donne che hanno scelto questa dura, ma anche splendida, professione hanno grinta e talento: per questo vogliamo sostenerle e valorizzarle nel nostro progetto Buon Appetito, Italia!>. A fare da comune denominatore ai racconti di queste chef è la passione: quella che ha permesso di farsi rispettare dai colleghi, di affermare il loro talento e di portare un tocco femminile nell’alta cucina. <Nel mondo della ristorazione noi donne dobbiamo dimostrare di avere un po’ più di carattere per farci rispettare, soprattutto se si è a capo di una squadra tutta al maschile>, commenta Erisa Hodaj di Podere San Giuliano. <Siamo organizzate, scrupolose e costanti – fa eco Marzia Buzzanca di Hofstätter Garten. Dalla nostra parte abbiamo la resistenza: siamo abituate a destreggiarci tra ruoli diversi e la nostra tenacia si nota anche nel lavoro>. Secondo Tina Marcelli di Artifex ciò che contraddistingue le chef donna dai colleghi uomini è la pazienza, che si traduce in una cura maggiore dei dettagli. Lo stesso elemento individuato da Patrizia Volanti di Papaveri e Mare: una sensibilità “sentimentale”, che trasforma la cucina in una forma d’arte. E allora grazie donne chef per la forza di portare avanti una battaglia di ottime e gustose pari opportunità in cucina!
Antonella Franchini