Si avvia alla conclusione la Campagna sulla Trombosi Venosa

 

Si conclude a Napoli la campagna di sensibilizzazione sulla tromboembolia venosa (TEV), promossa da LEO Pharma al fianco di ospedali e associazioni di pazienti, con l’obiettivo di aumentare la conoscenza su questa patologia. La TEV colpisce ogni anno 1,43 persone ogni 1.000 e rappresenta una tra le principali cause di morte nella popolazione: una persona su quattro nel mondo muore a causa della tromboembolia venosa. Giovedì 7 novembre all’interno del Congresso dell’Ospedale Cardarelli, in collaborazione con la LILT (Lega Italiana per la lotta contro i tumori), medici e rappresentanti dell’associazione sensibilizzeranno l’opinione pubblica sui principali fattori di rischio per i coaguli di sangue e su come riconoscere i segni e i sintomi. Un’attenzione particolare verrà rivolta ai pazienti oncologici, nei quali il rischio di TEV, patologia che comprende trombosi venosa profonda (TVP) ed embolia polmonare (EP), aumenta di 9 volte rispetto alla popolazione in generale: in questi pazienti, inoltre, la tromboembolia venosa rappresenta la seconda causa di morte.

<Abbiamo riscontrato un grande interesse da parte della popolazione nel corso di questa giornata informativa e un profondo bisogno di conoscere i fattori di rischio e i segnali d’allarme della tromboembolia venosa>, ha commentato il Professor Marcello Di Nisio, Referente Nazionale per la Giornata Mondiale della Trombosi e professore Associato di Medicina Interna presso l’Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara. <Purtroppo, nella popolazione manca ancora la consapevolezza della frequenza e gravità del problema nonché la conoscenza dei sintomi con i quali può manifestarsi, con conseguenti ritardi nella diagnosi e nell’avvio delle cure necessarie. La tempestività dell’intervento medico è di fondamentale importanza, così come la prevenzione in presenza di fattori di rischio come l’ospedalizzazione, una ridotta mobilizzazione o in presenza di tumori. Inoltre, è molto importante sensibilizzare le persone sull’importanza di seguire con costanza le terapie prescritte evitando sospensioni arbitrarie>.

La campagna per la Giornata della Trombosi ha toccato diverse città: a Roma, presso il Policlinico Gemelli, lo stand informativo con medici, volontari e materiali informativi è stato attivo per una intera settimana, mentre all’Ospedale San Pietro Fatebenefratelli si è tenuto un evento sulla TEV destinato ai medici di famiglia, i più grandi alleati dei pazienti dopo lo specialista; a Pescara lo spazio d’informazione è stato organizzato proprio in occasione della Giornata Mondiale della Trombosi sia nella piazza principale, sia all’interno dell’Ospedale e la sensibilizzazione ha visto l’illuminazione del ponte sul mare e del Campanile della piazza centrale della città. Infine, in Lombardia una collaborazione con la Fondazione Arianna che cura il portale www.anticoagulazione.it ha portato alla realizzazione di newsletter dedicate per pazienti e clinici.

Nei pazienti oncologici è molto importante la profilassi volta a prevenire la TEV: le Linee Guida 2024 AIOM (Associazione Italiana Oncologia Medica) raccomandano come prima opzione l’uso di eparine a basso peso molecolare (EBPM) in pazienti selezionati con tumore ad alto rischio, ma senza fattori di rischio significativi per sanguinamento e interazioni tra farmaci. Tra le eparine a basso peso molecolare disponibili oggi in Italia, la tinzaparina sodica è al momento l’unico farmaco che, oltre ad altre indicazioni, ha ottenuto l’indicazione specifica per la profilassi e il trattamento prolungato della tromboembolia venosa e prevenzione delle recidive in pazienti adulti con tumori solidi. Un’altra caratteristica peculiare della tinzaparina riguarda i pazienti con insufficienza renale (acuta e/o cronica). A differenza di altre eparine che prevedono per il trattamento della trombosi venosa profonda di alcune categorie di pazienti la doppia somministrazione giornaliera, la tinzaparina prevede la mono somministrazione giornaliera per tutti i pazienti comportando un vantaggio in termini di aderenza alla terapia e qualità della vita.

P.T.

 

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