Sistema sanitario sotto pressione: quali proposte?

La sanità italiana sta affrontando una crisi crescente, caratterizzata da ritardi significativi nei processi autorizzativi e da disparità sempre più marcate nell’accesso alle cure mediche. Un nuovo rapporto dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) evidenzia come, dopo l’approvazione dell’Agenzia europea del farmaco (EMA), il processo autorizzativo per un nuovo trattamento in Italia richieda in media 14 mesi. A questo si aggiunge un’ulteriore attesa per le approvazioni regionali. Questo ritardo compromette l’accesso tempestivo a terapie innovative per molti pazienti, ulteriormente ostacolato dai lunghi tempi di attesa per le visite specialistiche e gli esami diagnostici nel Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Un’indagine del 2024, condotta BHAVE tra la popolazione italiana, rivela che il 39% degli italiani ritiene i servizi pubblici meno efficienti di quelli privati. Per le visite specialistiche, il 46% degli intervistati attende mesi, con un ulteriore 16% che aspetta almeno un anno. Il 36,5% delle famiglie a basso reddito e 44,2% di quelli con reddito medio-basso rinunciano alle cure. Le principali problematiche che affliggono il SSN riguardano un utilizzo inappropriato dei servizi sanitari (ricorso frequente al pronto soccorso per problemi non urgenti, visite mediche ed esami diagnostici non necessarie, uso improprio di farmaci, come l’automedicazione o l’interruzione prematura delle terapie prescritte), una comunicazione inefficace con i cittadini, a cui si aggiunge la carenza di personale sanitario, di adeguate risorse economiche dedicate alla sanità pubblica e un’organizzazione ospedale territorio carente.

Per proporre soluzioni a queste problematiche, si è costituito il Patient Access Think Tank (PATT- patientaccess.bhave.it) con l’intento di sollecitare soluzioni a problematiche di accesso alla salute dei cittadini, diffondere idee concrete promuovendo consenso tra pubblico e privato e fra esperti, opinione pubblica e figure istituzionali.

<Il diritto alla salute, sancito dall’articolo 32 della Costituzione Italiana, è un principio fondamentale che deve essere garantito a tutti i cittadini>, ha puntualizzato Annalisa Scopinaro, Presidente di Uniamo (Federazione Italiana Malattie Rare). <Il Patient Access si propone di ribadire il diritto effettivo di un soggetto di prendersi cura di sé stesso o di qualcun altro rivolgendosi alla sanità pubblica>.

Tra le proposte operative: la gestione delle liste d’attesa, l’implementazione dei sistemi di prenotazione centralizzati e digitalizzati, l’integrazione delle banche dati regionali per evitare le doppie prenotazioni e le mancate visite, l’adozione di standard uniformi per la gestione dei dati sanitari per facilitare la comunicazione tra diverse piattaforme e strutture, l’implementazione di cartelle cliniche elettroniche accessibili in tutto il territorio nazionale, il potenziamento dei servizi di assistenza domiciliare.

Paola Trombetta

 

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