Tornano le Uova di Pasqua AIL

Ritornano in alcune piazze italiane le Uova di Pasqua AIL (Associazione Italiana contro Leucemie, linfomi e mieloma), nei giorni 19-20-21 marzo. Quest’anno, a causa della pandemia, l’Associazione non potrà garantire lo svolgimento della manifestazione in tutte le piazze d’Italia. Per scoprire dove trovare le Uova di Pasqua AIL nella propria città, se in piazza o attraverso altre modalità, visitare il sito www.ail.it e rivolgersi alla sezione provinciale più vicina o chiamare il numero 06/7038 6013. Questa manifestazione ha permesso nel corso degli anni di raccogliere fondi destinati al sostegno di importanti progetti di ricerca e assistenza e ha contribuito a informare sui progressi medico-scientifici nel campo dei tumori del sangue. I fondi raccolti grazie alle Uova di Pasqua AIL vengono utilizzati per:

– sostenere la ricerca scientifica con 221 progetti in tutta Italia;

– collaborare al servizio di assistenza domiciliare per adulti e bambini. Sono 36 le sezioni provinciali AIL che forniscono il servizio per gli adulti e 21 quelle che hanno attivato il servizio pediatrico;

– sostenere le case alloggio AIL, strutture situate nei pressi dei Centri ematologici che accolgono i malati e i loro familiari costretti a spostarsi dal luogo di residenza per le cure. Sono 37 le sezioni provinciali che offrono il servizio, con 73 case alloggio e 3.770 persone ospitate in un anno;

– supportare il funzionamento di 136 Centri di Ematologia e Trapianto di Cellule staminali e sostenere i laboratori per la diagnosi e la ricerca;

– finanziare 27.700 servizi socio-assistenziali ogni anno;

– promuovere la formazione e l’aggiornamento professionale di medici, biologi, infermieri e tecnici di laboratorio. AIL da oltre 50 anni è al fianco dei pazienti ematologici, a sostegno della ricerca scientifica sui tumori del sangue.

Oggi AIL è una realtà radicata, presente più che mai nel cuore della gente e sul territorio nazionale con le sue 82 sezioni provinciali.  Una storia costruita giorno dopo giorno, che è stata protagonista e testimone dello sviluppo dell’Ematologia italiana. I risultati negli studi e le terapie più efficaci e mirate hanno determinato un grande miglioramento nella diagnosi e cura dei pazienti ematologici.  Questo però non basta: è necessario proseguire su questa strada per rendere leucemie, linfomi e mieloma sempre più curabili.

Paola Trombetta

Articoli correlati