UN GOMITOLO ROSA PER SOSTENERE LA PREVENZIONE DEL TUMORE AL SENO

Sferruzzare a maglia – una copertina, un golfino, una cuffietta o delle manopoline poco importa – mentre si attende un esito di un esame radiologico, di una ecografia o mammografia, ma anche di una biopsia al seno e dare così un senso all’attesa e alla paura. È questa l’iniziativa dell’Associazione Gomitolo Rosa, da anni attiva all’interno della Radiologia Senologica del Policlinico di Milano, che ha più di una valenza. La prima è rispondere ad una possibile malattia con la vita: quella di un nascituro, meraviglioso simbolo di continuità e futuro. «I lavori a maglia delle pazienti – spiegano i responsabili dell’Associazione – vengono assemblati dalle volontarie in piccole coperte rosa destinate a neonati che vengono donate al Centro Aiuto per la Vita, ospitato nella Clinica Mangiagalli». Ancora, con questa attività, utilizzando matasse di lana altrimenti a fondo perduto, Gomitolo Rosa consente a varie associazioni di autofinanziarsi e sostenere iniziative di supporto e sensibilizzazione al tumore del seno.

Un impegno, quest’ultimo, che al Policlinico si è concretizzato con l’introduzione di un nuovo macchinario (tomosintesi) che consente di effettuare  mammografia in 3 dimensioni, quindi più precise e accurate, perché scompongono su più ‘piani’ i tessuti mammari garantendo in questo modo alla donna maggiore certezza diagnostica. «I dati in letteratura – dicono gli esperti del Policlinico – dimostrano che la tomosintesi è in grado di aumentare del 30% la sensibilità nell’identificare le lesioni mammarie, e di ridurre il numero di biopsie mammarie inutili». Questa apparecchiatura è già utilizzata negli approfondimenti di secondo livello dello screening mammografico o di stadiazione pre-operatoria nei casi positivi per un tumore; ora si è in attesa di capire, dopo studi di validazione,  se potrà essere  efficace anche in programmi  di screening su protocolli europei.

(Francesca Morelli)