Si chiama “YOUGOODY – la ricerca bella e buona”: è lo studio promosso dall’Istituto Nazionale dei Tumori (INT), ideato, coordinato e gestito da ricercatori della Struttura Complessa di Epidemiologia e Prevenzione di Milano, con la collaborazione di Esselunga. Ha ricevuto l’adesione da parte di circa 15 mila volontari, in 8 casi su dieci donne di età compresa prevalentemente fra 45 e 65 anni, ma prevede il coinvolgimento di almeno 100 mila persone over 18, entro giugno 2025. Il reclutamento di volontari avverrà attraverso i canali di comunicazione Esselunga (newsletter e cartellonistica) e la partecipazione delle Regioni del Centro e del Sud, isole comprese, grazie al supporto dei Comuni, delle Asl di zona e dei Centri universitari. Obiettivo: fare una istantanea dei cambiamenti nello stile di vita degli italiani – comportamenti alimentari, attività fisica, abitudini voluttuarie come potenziali fattori di rischio per la buona salute – negli ultimi trent’anni, grazie a un questionario in larga parte dedicato alla dieta, suddivisa per gruppi alimentari, come frutta e verdura, cereali, carne, alcolici, con un focus sul pre e post pandemia. Un “monitoraggio” reso possibile anche da EPIC, European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition, il vasto studio avviato da INT nei primi anni ’90 e tuttora attivo, che ha contribuito a evidenziare i legami tra nutrizione e cancro, consolidando ad esempio la relazione tra consumo di carne rossa, insaccati e il cancro al colon e la riduzione del rischio in caso di una dieta ricca di fibre vegetali (cereali integrali e verdure) e l’impatto negativo dell’insulino-resistenza sull’aumento del rischio di alcune forme tumorali, come il cancro al seno in post-menopausa.
Le prime evidenze di YOUGOODY fanno rilevare che oltre la metà dei partecipanti pranza fuori casa una volta a settimana, il 15% abitualmente cinque giorni su sette e – dato positivo – si attesterebbe una percentuale di fumatori “ridotta” all’11,7% contro il 24,2% nazionale del report 2022 dell’Istituto Superiore della Sanità. «I dati ricavati dai questionari – spiega Sabina Sieri, Direttore Struttura Complessa di Epidemiologia e Prevenzione INT e responsabile del progetto YouGoody – serviranno a individuare nuovi stili alimentari e comportamentali che verranno poi messi in relazione con il mantenimento di un buono stato di salute oppure con l’insorgenza o l’aggravarsi di malattie quali diabete, tumori e malattie cardiovascolari al fine di attuare strategie preventive, utili soprattutto alle generazioni future». Lo studio permetterà di caratterizzare le nuove abitudini di vita, di valutare come esse si evolvono nel tempo e il loro impatto sulla salute, grazie a un aggiornamento costante ogni due anni, al fine di comprendere un’eventuale relazione tra questi cambiamenti e il rischio di malattia, anche in positivo e in funzione dei nuovi regimi alimentari seguiti, quali ad esempio dieta senza carni, vegetariana o vegana.
Il Progetto “YOUGOODY-la ricerca bella e buona” è aperto a tutti gli over 18, per aderire è sufficiente linkarsi a www.yougoody.it o scannerizzare il QR code presente nel leaflet.
Francesca Morelli