PIU' ATTENZIONE ALLA "MEDICINA DI GENERE"
Perchè abbiamo deciso di creare un giornale on-line dedicato alla salute della donna? Si fa un gran parlare di “medicina di genere”, di salute al femminile, di donne come “care-giver” dell’intero nucleo familiare. Più attente alla salute dei membri della famiglia, mariti, figli, genitori, le donne trascurano spesso la loro. Si preoccupano, si documentano, cercano spiegazioni sul web, sui giornali. E trovano magari notizie utili di terapie innovative, diagnosi precoci di cui poi discutono col proprio medico di famiglia per trovare la cura più adatta, il rimedio più efficace, la diagnosi più mirata per la salute del proprio congiunto.
Ecco allora perché abbiamo dedicato alla donna il nostro giornale on-line: scritto da donne e dedicato alle donne! Per dare gli strumenti e gli spunti per occuparsi sempre più della loro salute, ma anche del benessere psico-fisico, dell’immagine corporea, dell’alimentazione e degli stili di vita, proponendo anche momenti di svago e relax, magari nella splendida cornice di un beauty-center, per riacquistare energia e godersi il meritato riposo, appagando anche il piacere estetico di contemplare magari un’opera famosa in una “città d’arte”.
Vorremmo poi rivolgere un messaggio alle donne che lavorano nel campo della salute, affinchè si occupino sempre più del “genere femminile” e siano in grado di sensibilizzare le autorità competenti a prendere in maggior considerazione la “salute di genere”. Tante, purtroppo, sono ancora le “discriminazioni” in ambito sanitario. Nella ricerca, ad esempio, scarseggiano trial clinici sulle donne per la sperimentazione di nuovi farmaci, con l’eccezione ovviamente dei farmaci per le malattie femminili. E così molte nuove terapie (ad esempio per il diabete, per l’ipercolesterolemia, per la pressione alta), testate solo sugli uomini, vengono poi “adattate” alle donne con differenti posologie. Ma non si conoscono possibili interazioni o effetti collaterali che potrebbero insorgere nel loro utilizzo in relazione all’organismo femminile.
Per non parlare delle “discriminazioni” in ambito ospedaliero, quando magari si minimizza un disturbo dichiarato da una donna rispetto allo stesso dichiarato dall’uomo. Ecco perché, allora, vogliamo dedicare alle donne il nostro giornale. Affinchè tutti, dai medici ai ricercatori, dalle istituzioni alle aziende farmaceutiche, si impegnino, di comune accordo, a mettere a disposizione le loro competenze per la salute della donna. Perché, se la donna sta bene, anche il resto della famiglia trarrà grande beneficio! E’ l’auspicio che di cuore facciamo e, per quel che ci compete, metteremo tutta la nostra buona volontà per realizzarlo!
La direttrice, Paola Trombetta